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Asti, Adriana.

Attrice e autrice teatrale e cinematografica italiana. Nel 1951 debuttò in teatro nel Miles gloriosus di Plauto, diretta da Fantasio Piccoli, che la invitò a far parte della sua compagnia itinerante Il Carrozzone. Approdò quindi al Teatro Stabile di Bolzano, fondato da Piccoli nel 1950. Si impose successivamente al Piccolo Teatro di Milano con Luchino Visconti, riscuotendo enorme successo con Il crogiuolo (1955) di Arthur Miller. Attrice drammatica dotata di grande talento, durante la sua pluridecennale carriera recitò in quasi tutte le più importanti compagnie teatrali italiane, spaziando da Carlo Goldoni (Arlecchino servitore di due padroni, 1952, di Giorgio Strehler) a Luigi Pirandello (Questa sera si recita a soggetto, 1961, di Vittorio Gassman; Vestire gli ignudi, 1966, di Giuseppe Patroni Griffi; Come tu mi vuoi, 1979, di Susan Sontag), da George Bernard Shaw (Santa Giovanna, 1982, di Luca Ronconi) a Natalia Ginzburg (Ti ho sposato per allegria, 1966, di Luciano Salce; L'inserzione, 1969 e 1989, del regista e marito Giorgio Ferrara), da Giovanni Testori (La Maria Brasca, 1992, di Andrée Ruth Shammah) a Cesare Musatti (Tre uomini per Amalia, 1989, di Giorgio Ferrara). Recitò inoltre in: Caro professore (1996), scritto da lei e diretto da Massimo Navone; Ceneri alle ceneri (1997), scritto e diretto da Harold Pinter; Alcool (1998), scritto, diretto e interpretato dalla stessa A.; Stramilano - DìeNòtt (2002), realizzato dalla A. in collaborazione con il Teatro Filodrammatici; Il mare è blu (2006) di Bertold Brecht, diretto da Giorgio Ferrara. Impostasi con successo anche sul grande schermo, lavorò con i registi più affermati: Luchino Visconti (Rocco e i suoi fratelli, 1960; Ludwig, 1973), Bernardo Bertolucci (Prima della rivoluzione, 1964), Pier Paolo Pasolini (Accattone, 1961), Luis Buñuel (Il fantasma della libertà, 1974), Vittorio De Sica (Una breve vacanza, 1973), Tinto Brass (Io, Caligola, 1979), Mauro Bolognini (Per le antiche scale, 1975; L'eredità Ferramonti, 1976; Gran bollito, 1977), quasi sempre in parti minori, sostenute però dalla sua grande maestria e da un impegno costante. Tra i suoi film più recenti ricordiamo Pasolini un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana, Una vita non violenta (2000) di David Emmer, Come si fa un Martini (2001) di Kiko Stella, Bimba (2002) di Sabina Guzzanti, Tosca e altre due (2002) di Giorgio Ferrara, La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana (n. Milano 1933).